Negli ultimi mesi, il conflitto nell’Europa orientale ha visto le forze di Kiev affrontare sfide significative. La carenza di uomini e munizioni ha costretto l’Ucraina a ritirarsi in alcune aree del fronte orientale. Tuttavia, l’introduzione dei nuovi missili Atacms potrebbe cambiare le sorti del conflitto.
Questi avanzati sistemi d’arma promettono di offrire una copertura rafforzata all’esercito ucraino, permettendo di rispondere con maggiore efficacia agli attacchi nemici. Con la capacità di colpire obiettivi a lunga distanza, gli Atacms possono rappresentare un serio ostacolo per i piani di Mosca, che finora ha condotto raid intensivi sulle città ucraine senza incontrare significative resistenze.
La vera preoccupazione per il Cremlino, però, risiede nella capacità degli Atacms di colpire profondamente nel territorio nemico, mirando a basi militari, depositi di munizioni e nodi logistici cruciali. Questa nuova potenzialità ucraina potrebbe quindi alterare l’equilibrio strategico del conflitto.
Nonostante ciò, il Cremlino ha minimizzato l’impatto che queste armi potrebbero avere. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato: “Raggiungeremo il nostro obiettivo, ma ciò causerà ulteriori problemi alla stessa Ucraina”. Resta da vedere come e se questa dichiarazione si tradurrà in realtà sul campo di battaglia.