Guerra in Ucraina, escalation nei cieli: Kiev rivendica raid su basi militari russe. Mosca parla di attacchi massicci con droni e missili Neptune
Kiev/Mosca – Nella notte si è registrata una nuova escalation della guerra in Ucraina. Secondo lo Stato Maggiore ucraino, le forze armate di Kiev avrebbero colpito “con successo” due aeroporti militari russi, tra cui la nota base di Engels, nella regione di Saratov, e quella di Diaguilevo, nella regione di Ryazan. I raid avrebbero causato danni significativi: almeno tre depositi di carburante sarebbero stati distrutti nella base di Engels, mentre non sono stati ancora forniti dettagli precisi sull’estensione dei danni a Diaguilevo.
L’attacco arriva a meno di una settimana da un’altra operazione ucraina su larga scala che aveva già preso di mira aeroporti militari russi con droni kamikaze.
Mosca: “Lanciati 174 droni nella notte, tutti abbattuti”
Dal canto suo, il ministero della Difesa russo ha denunciato un’ondata di attacchi senza precedenti da parte ucraina. In un comunicato ufficiale, Mosca afferma che nella notte sono stati lanciati 174 droni su diverse regioni russe, tra cui anche quella della capitale. I droni avrebbero preso di mira installazioni militari e siti industriali nelle regioni di Bryansk, Rostov, Saratov, Voronezh, Kaluga, Kursk, Oryol, Ryazan, Tula, Belgorod e Tambov, oltre alla regione di Mosca.
Il Cremlino riferisce che tutti i droni sarebbero stati intercettati e distrutti, così come tre missili da crociera Neptune lanciati nel Mar Nero.
Colpiti impianti industriali e depositi: tre feriti a Tambov
Secondo fonti russe, uno degli attacchi avrebbe colpito un edificio e un sito industriale nella base di Engels, senza provocare vittime. Una base aerea nella regione di Bryansk sarebbe stata danneggiata, insieme a un presunto deposito di munizioni. Nella regione di Tambov, invece, un drone avrebbe centrato una fabbrica, causando il ferimento di tre persone.
Drone war: la nuova frontiera del conflitto
Gli ultimi sviluppi confermano che la guerra tra Russia e Ucraina si sta spostando sempre più nel dominio aereo, con l’uso estensivo di droni militari e attacchi a lungo raggio. Kiev ha intensificato nelle ultime settimane i raid contro obiettivi in profondità nel territorio russo, mirando non solo a strutture militari ma anche alla logistica e all’industria della difesa.
La strategia sembra puntare a logorare le retrovie russe e a destabilizzare le capacità operative di Mosca. Tuttavia, la risposta russa non si è fatta attendere, con l’incremento dei sistemi di difesa aerea e con l’accusa all’Ucraina di “terrorismo transfrontaliero”.