Ottobre 7, 2025

La guerra in Ucraina continua a vivere una fase di incertezza, con il fronte orientale che rimane il terreno più delicato. Nelle ultime ore si registrano nuovi bombardamenti russi nella regione di Kharkiv, colpita da droni e artiglieria pesante. L’obiettivo dichiarato da Mosca è logorare le difese ucraine e impedire qualsiasi controffensiva prima dell’inverno.

Le autorità ucraine, dal canto loro, parlano di una resistenza che non arretra. Tuttavia, il morale della popolazione civile è messo a dura prova. Case distrutte, ospedali danneggiati, infrastrutture energetiche continuamente prese di mira: il freddo che avanza rischia di trasformarsi in un’arma a disposizione dell’esercito russo.

Sul piano internazionale, gli aiuti occidentali sono ancora il nodo cruciale. Gli Stati Uniti hanno approvato un nuovo pacchetto militare, ma i tempi di consegna rischiano di essere troppo lunghi per incidere sul breve periodo. L’Europa, divisa tra sostegno e timori di escalation, fatica a mantenere una linea comune.

Intanto, la Russia prova a consolidare la propria posizione anche con la diplomazia: Mosca ha intensificato i rapporti con la Corea del Nord e l’Iran, trovando nuovi canali di approvvigionamento di armi e munizioni. Un segnale che dimostra come la guerra non sia destinata a esaurirsi a breve.

Sul fronte interno ucraino, il presidente Zelensky continua a chiedere unità nazionale, ma deve fare i conti con un malcontento crescente. Dopo oltre due anni di conflitto, le difficoltà economiche pesano e la popolazione chiede risposte concrete oltre alla resistenza militare.

La sensazione è che ci si avvicini a un punto di svolta: o la guerra entra in una fase di congelamento, simile ad altri conflitti post-sovietici, o una nuova escalation rischia di travolgere gli equilibri europei.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *