
Il gruppo di mercenari russi noto come Wagner sta affrontando problemi economici, e vi è la possibilità che il Cremlino non finanzi più il gruppo. Questo è stato evidenziato in un bollettino giornaliero pubblicato su Twitter dall’intelligence britannica. Il gruppo Wagner sembra stia cercando di ridimensionarsi e riorganizzarsi per risparmiare sui costi salariali del personale, considerando la pressione economica attuale. Dopo la fallita rivolta di giugno 2023, lo stato russo è intervenuto contro altri interessi imprenditoriali del proprietario della Wagner, Yevgeny Prigozhin. C’è una possibilità realistica che il Cremlino smetta di finanziare il gruppo, e un possibile secondo finanziatore potrebbero essere le autorità bielorusse. Tuttavia, ciò potrebbe rappresentare un carico significativo per le risorse limitate della Bielorussia.
Christo Grozev, membro di spicco di Bellingcat, un gruppo investigativo open source, ha fornito ulteriori informazioni sul contesto. Ha affermato che se Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari della Wagner, non verrà eliminato, entro sei mesi potrebbe verificarsi un altro colpo di Stato in Russia. Grozev ha anche suggerito che nell’attuale scenario russo, pochi nell’élite russa, eccetto nel complesso militare-industriale, vedono una ragione valida per la guerra in Ucraina, ma sono riluttanti a esprimere le loro opinioni. Ha previsto che nel prossimo futuro potrebbe esserci un altro tentativo di colpo di Stato meglio coordinato contro Putin, oppure potrebbero emergere altri fattori scatenanti o inversioni di fortuna.
Grozev ha discusso anche dell’influenza della Russia sulle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti nel 2024, suggerendo che la strategia di Putin nella guerra in Ucraina potrebbe essere quella di ritardare qualsiasi risultato militare fino alle elezioni americane, sperando che il sostegno occidentale venga soffocato da una vittoria di Trump. Tuttavia, Grozev ha anche indicato che il vero rischio potrebbe derivare dall’uso dell’Intelligenza Artificiale nell’interferenza elettorale, che sarà osservabile per la prima volta in queste elezioni.