Milano, 3 giugno 2025 – Immaginate San Siro che si infiamma al ritmo incalzante di un 4-3-3 ad alta intensità, con pressing costante e transizioni rapidissime, lo stile che ha reso Jürgen Klopp un’icona a Dortmund e Liverpool. Un’idea suggestiva, un sogno che entusiasma i tifosi dell’Inter, ma non così lontano dalla realtà. Dopo una stagione da record negli incassi e con la solidità finanziaria garantita da Oaktree, l’Inter potrebbe sorprendere: portare Klopp in panchina e costruire una squadra su misura per il suo calcio spettacolare. Come potrebbe concretizzarsi questo progetto? Proviamo a immaginarlo.
Un mercato ambizioso ma equilibrato
L’Inter ha gli strumenti per puntare in alto. Con un budget stimato tra i 60 e i 70 milioni di euro, integrato dalle plusvalenze di cessioni strategiche, la società potrebbe affrontare un mercato da circa 100-120 milioni, mantenendo il bilancio in equilibrio secondo le linee guida di Oaktree. La chiave sta nel sacrificare alcune pedine non fondamentali per finanziare una rosa allineata alla filosofia di Klopp.
Ad esempio, Federico Dimarco, simbolo nerazzurro, potrebbe essere ceduto per una cifra rilevante grazie alla sua crescita nel club. Henrikh Mkhitaryan, a 36 anni, potrebbe non sostenere il ritmo serrato richiesto dal tecnico tedesco e cercare nuove opportunità altrove. Davide Frattesi, pur talentuoso, non rispecchia il profilo fisico del mediano ideale per Klopp e la sua cessione porterebbe liquidità. In attacco, Marko Arnautović potrebbe lasciare spazio a profili più adatti, mentre Mehdi Taremi resterebbe come riserva esperta. Joaquín Correa, in scadenza, libererebbe spazio salariale, mentre Valentin Carboni, giovane promettente ma forse non perfetto per il 4-3-3 di Klopp, potrebbe essere coinvolto in uno scambio o venduto.
Questi movimenti genererebbero un’importante liquidità che, sommata al budget base, consentirebbe di costruire una squadra competitiva e sostenibile finanziariamente, pronta a inseguire ambizioni europee.
Un 4-3-3 ideale: i nomi per Klopp
Klopp predilige squadre dinamiche, aggressive e capaci di attaccare gli spazi. L’Inter ha già una buona base: Denzel Dumfries, reduce da una stagione eccellente, sarebbe il terzino destro perfetto per il suo sistema, grazie a fisicità e resistenza. Per completare la rosa servono però innesti mirati.
Sul fronte offensivo, si potrebbe puntare su Jadon Sancho come ala destra, un talento desideroso di riscatto dopo esperienze altalenanti in Premier League; la sua velocità e creatività ricordano Salah, e a un prezzo accessibile sarebbe un acquisto di grande valore. In mediana, Morten Hjulmand, ex Lecce, rappresenterebbe il mediano box-to-box ideale, con grinta e adattamento già dimostrato in Serie A. A lui si potrebbe affiancare Joey Veerman del PSV, centrocampista tecnico e dinamico, che alternandosi con Çalhanoğlu e Barella formerebbe un centrocampo equilibrato e di qualità. Non è da escludere un ulteriore innesto come Éderson dell’Atalanta, profilo fisico e completo molto gradito a Klopp.
Sulla fascia sinistra, con Dimarco in uscita, l’obiettivo potrebbe essere Destiny Udogie, giovane italiano già esperto in Serie A e attualmente al Tottenham, una scelta più realistica rispetto a sogni come Alphonso Davies, molto conteso. In attacco, per completare la batteria offensiva, Jonathan David del Lille sarebbe la riserva ideale per Martínez e Thuram, grazie alla sua versatilità e mobilità. Inoltre, Pio Esposito, giovane promessa in rientro dal prestito, potrebbe crescere sotto la guida di Klopp.
Tra i pali, Yann Sommer rimarrebbe il titolare, mentre un investimento futuro potrebbe essere Anatoliy Trubin del Benfica, ragazzo giovane e bravo con i piedi.
Una squadra da Champions League
Con questi innesti l’Inter di Klopp si configurerebbe come una macchina da guerra: Sommer in porta, difesa guidata da Bastoni e Pavard, Dumfries e Udogie sulle fasce, un centrocampo esplosivo con Barella, Hjulmand e Çalhanoğlu, e un attacco stellare formato da Sancho, Martínez e Thuram. David ed Esposito completerebbero il reparto offensivo, con Taremi, Asllani e Buchanan come riserve di lusso. Una formazione pronta a dominare in Serie A e a competere in Champions League, con il marchio inconfondibile di Klopp: intensità e spettacolo.
Bilancio sotto controllo
Il progetto, oltre che ambizioso, appare sostenibile. Le cessioni di Dimarco, Frattesi, Mkhitaryan, Arnautović e Carboni, insieme al risparmio sull’ingaggio di Correa, garantirebbero un surplus finanziario gradito a Oaktree. La spesa stimata tra 100 e 120 milioni, coperta da budget e plusvalenze, permetterebbe di mantenere un bilancio solido, sfruttando gli incassi record della stagione passata e i ricavi futuri.
Un sogno realizzabile?
Si tratta di un’ipotesi affascinante, ma non impossibile. Klopp, attualmente in pausa, potrebbe essere attratto da un progetto ambizioso come quello dell’Inter. La Serie A rappresenterebbe per lui un nuovo terreno da conquistare, ma il suo carisma e la capacità di trasformare le squadre in formazioni vincenti lo rendono il candidato ideale per un club che vuole fare il salto di qualità. L’Inter ha la base, le risorse e la voglia di sognare: con qualche mossa azzeccata, il 4-3-3 di Klopp potrebbe accendere San Siro. E i tifosi, ne sono sicuro, sono già pronti a cantare “You’ll Never Walk Alone”.
