Tragedia nella notte a Milano, in un palazzo di Viale Abruzzi. Sueli Leal Barbosa, 48 anni, di origine brasiliana, è morta dopo essersi gettata dal quarto piano durante un incendio scoppiato nel suo appartamento. I vicini raccontano momenti di panico e disperazione: «Urlava “aiuto, aiuto”, poi si è lanciata. Qualcuno si è girato per non guardare».
Il dramma si è consumato poco dopo l’una. «Ci hanno bussato alla porta per farci uscire – racconta Marija Caric Poli, residente al secondo piano – c’erano le fiamme che uscivano dalle finestre, il calore le aveva fatte esplodere. Eravamo in cinquanta sul marciapiede, in strada fino alle quattro del mattino». Quando i soccorritori sono arrivati, Sueli era ancora viva ma in condizioni disperate. È stata trasportata in codice rosso al Fatebenefratelli, dove è morta poco dopo.
Sueli lavorava come infermiera. Viveva con il figlio di 10 anni, nato da una precedente relazione, che per fortuna quella notte si trovava a casa del padre. I vicini la ricordano come una donna gentile e riservata. «La vedevamo spesso con il bambino e con la madre, il compagno lo si incontrava raramente», racconta Giuliano Cella, 79 anni, che abitava nello stesso stabile. «Era una persona tranquilla, non ho mai sentito litigi. Quando si è buttata era da sola. Siamo quasi tutti anziani o studenti qui, c’era chi aiutava gli altri a scendere tra le urla e il fumo».
La notizia ha sconvolto l’intero quartiere. Un’amica brasiliana di Sueli, arrivata poco dopo, è scoppiata in lacrime: «Non ci credo, voglio andare in ospedale, vi prego ditemi che è viva».
All’alba, i tecnici erano ancora al lavoro per ripristinare l’elettricità. L’appartamento di Sueli, che affaccia sul cortile interno, è stato completamente devastato. La porta d’ingresso è stata sfondata dai soccorritori. Un imprenditore edile, titolare dello studio adiacente, ha raccontato che la donna aveva intenzione di vendere l’alloggio: «Me ne aveva parlato, voleva cambiare zona ma con calma, senza fretta».
La custode dello stabile ha chiuso il portone invitando i curiosi ad allontanarsi: «C’è troppa tristezza oggi, lasciateci in pace».
Fonte: corriere.it