
“Ha commesso alcuni gravi errori nella vita, ma ha anche ottenuto i risultati necessari”, con queste poche parole il Presidente Russo Vladimir Putin rompe il silenzio, dopo l’incidente aereo nel quale ha perso la vita il leader della Wagner, Yevgeny V.Prigozhin.
Varie ipotesi sono al vaglio degli esperti sulla dinamica dell’incidente ma la più probabile, fino ad ora, sarebbe quella di un evento catastrofico a mezz’aria, causato da un ordigno piazzato sull’aereo. Alcuni video della messaggistica “Telegram” mostrano come i detriti si estendano per 3 chilometri.
“Prigozhin era probabilmente a rischio a causa dell’ammutinamento avvenuto due mesi fa”, ha detto ai giornalisti il Generale Statunitense Mark A. Milley. Nel frattempo si apprende dal Ministero della difesa Russo che l’Ucraina venerdì scorso avrebbe lanciato circa 42 droni contro la Crimea ed un missile sopra la regione russa di Kaluga al confine con Mosca.
Mentre da occidente sembra che non ci siano dubbi su chi sia il mandante dell’uccisione di Prigozhin, Putin ha dichiarato alla stampa che sarà aperta un’inchiesta sull’accaduto che “andrà fino in fondo”. Nonostante ancora vi siano soltanto prove circostanziali sulla effettiva morte del leader della Wagner, dal momento che i corpi sono stati carbonizzati, secondo il canale Telegram VChK-OGPU pare sia stato riconosciuto dalla falange mancante ad una mano. L’unica cosa certa è che sia ancora presto per vagliare alcune ipotesi un po’ affrettate.